La produzione della pasta di Gragnano risale ai tempi dei romani grazie alle favorevoli condizioni del territorio per la coltura del grano e la presenza di risorse idriche come come il torrente Vernotico.
Fu solo nel XVII secolo che, a seguito della carestia che colpì il Regno di Napoli, iniziarono a comparire i primi pastifici a conduzione familiare. Grazie alla all’essiccazione infatti, era possibile conservare la pasta più a lungo e le sue qualità nutritive permettevano di sfamare le persone più povere. Inoltre grazie alle trafile con le quali era possibile produrre grandi quantità in minor tempo, si ebbe un abbattimento dei prezzi in favore dei meno abbienti. La pasta iniziò addirittura ad essere chiamata “oro bianco”.
All’inizio dell’ ‘800 a Gragnano si contavano circa 70 pastifici e il 75% dei suoi abitanti lavorava nel settore della produzione di pasta. Fu nel luglio del 1845 però, che la città di Gragnano diventò la “città dei maccheroni”, grazie a Ferdinando II di Borbone che concesse ai fabbricanti di pasta di fornire la corte reale delle paste lunghe.
Come altri prodotti alimentari della cucina Italiana, nel corso degli anni, la pasta di Gragnano è stata elogiata in scritti e poesie. In “Maccheronata” di Gennaro Quaranta, la pasta viene addirittura celebrata in risposta al pessimismo leopardiano.
Nel 2013 è la pasta di Gragnano è stata riconosciuta Indicazione Geografica Protetta (IGP)
Tra i vari formati reperibili, i paccheri sono probabilmente quelli più famosi, ma non esiste tipologia di pasta che non sia altrettanto buona.
Lo chef Franco Marino ha creato, eseguito ed inviato questa ricetta scegliendo i fusilloni di Gragnano, abbinandoli con ricci, spinaci e cozze.
Una ricetta quindi, creata con ingredienti freschi, mediterranei, in cui il sapore del pesce, che deve essere rigorosamente fresco, si sposa con la delicatezza della crema di spinaci.
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Fusilloni di Gragnano con ricci, spinaci e cozze
Print RecipeIngredients
- 300g di fusilloni
- 40g di ricci di mare freschi
- 300g di cozze fresche
- 30g di Parmigiano
- 1 spicchio di aglio
- 10g di prezzemolo
- 30g di pinoli
- 100ml di olio EVO
- 70g di acqua fredda
- Pepe nero q.b
- Sale q.b.
Instructions
Frullare tutti insieme gli spinaci, acqua fredda, pinoli, Parmigiano e 40 ml di olio fino ad ottenere una salsa cremosa e verde, aggiustare di sale e pepe e tenere a temperatura ambiente.
Cuocere le cozze con olio, aglio e i gambi di prezzemolo.
Una volta aperte togliere dal fuoco e sgusciare, far essiccare in forno a 80 gradi per 4 ore e frullarle fino ad ottenere una polvere sottile.
In una pentola con abbondante acqua salata cuocere la pasta per 13 minuti , nel frattempo in una padella mettere il restante olio con un filo d’ acqua di cottura e creare un emulsione,saltando la pasta al dente in padella per 2 minuti.
Spegnere il fuoco, unire i ricci di mare ed ancora un filo d’ olio in modo da aiutare la mantecatura.
Impiattare mettendo una cucchiaiata di salsa cremosa di spinaci sul fondo del piatto. Adagiare sopra i fusilloni.
Unire ancora un po’ di polpa di ricci e completare spolverando con la polvere delle cozze.
Notes
Si consiglia di abbinare un Franciacorta Brut DOCG, Ferghettina